lunedì 22 febbraio 2016

L'adulto


L’adulto

Siamo davvero adulti?

Quando ero piccola, osservavo gli adulti attorno a me,  e sentivo che, in ogni relazione c’era qualcosa che mancava, ne ero cosciente, ma non sapevo esattamente cosa.
Sognavo di poter seguire dei veri adulti…ma da qualche parte essi mancavano in qualche cosa.
No non desideravo la perfezione, ma sognavo che essi potessero davvero guidarmi vedendo come ero e aiutandomi a scoprire il cammino più adatto per me.
Volevo delle persone oneste e leali, che accettassero i loro difetti, che ammettessero i loro sbagli, facendomi vedere che si può sopravvivere ai propri errori.
Era mio diritto poterlo avere.

Nella società , immagino che io piccola ragazzina facessi davvero terrore, gli adulti erano così" spaventati" da me ed impauriti che non erano in grado di dirmi onestamente le cose come stavano, di prendersi le giuste responsabilità.😜

Però lo capisco, questa società è davvero difficile, appena scopri un attimo le tue vulnerabilità è facile che qualcuno ti possa attaccare. Bisogna essere abbastanza adulti per poterlo fare.

Ma io mi domando se lo sono.

Non lo so, ci sto lavorando parecchio.

Ma pensiamo a cosa è o NON è un adulto:

Un adulto Non alza la voce per coprire la tua sperando che questo gli dia più ragione.
Non ne ha bisogno, per un adulto il confronto è importante, non ne ha paura, un adulto non deve convincere gli altri per non sentirsi solo a pensarla in un certo modo o per valorizzare sé stesso..

Un adulto non dice cose non vere o che non ha verificato, solo perché possano affossare l’ immagine dell’altro facendo risaltare la sua nel suo moscio splendore.

Un adulto si prende le sue responsabilità e lascia agli altri le proprie, non infila sensi di colpa nei suoi consigli affinchè possa essere più sicuro che tu sia portato a seguirli, non ne parla in modo assoluto come se fosse l’unica via da seguire, ma ti lascia sempre la scelta motivandola onestamente.

Un adulto non ti giudica in modo assoluto, comprende la tua umanità perche non può fare a meno di vedersi nella propria e capire che in fondo potrebbe aver sbagliato anche lui in quel modo se si fosse trovato davvero nella stessa situazione.

Un adulto sa prenderti anche di peso e portarti via da una situazione veramente pericolosa, se capisce che tu non hai i mezzi per accorgertene, non si limita ad avvisarti, se ne prende la responsabilità o ti segue passo passo perche sa che è importante che tu possa farne esperienza, pronto a prenderti non appena le cose si possono fare davvero difficili.

Un adulto non sminuisce, deride, affossa, ridicolizza gli altri…perché non ha bisogno di aumentare la sua autostima in questo modo.

Un adulto gioca molto, gioca molto seriamente, senza mancare di rispetto agli altri.
Gioca con le parole, gioca con se stesso, con gli altri, con la vita….perche altrimenti “non passa più”

Un adulto prende il dolore di ognuno molto sul serio…perché sa che ogni dolore è importante per chi lo vive, ed ognuno ha diritto di essere preso sul serio ed abbracciato nel proprio dolore….poi sa anche trasformarlo in vita che va avanti, quando l’altra persona è stata abbracciata abbastanza.

Un adulto non tiene musi, non fa ripicche, non ha orgogli da vendicare, sa che il confronto è occasione di crescita, e sa mettersi in gioco, non è più bambino, ora può difendersi.

Un adulto sa aiutare con gratuità se è qualcosa in cui crede profondamente. E’ qualcosa che può donare e davvero non si aspetta nulla in cambio.
Sa anche chiedere il giusto compenso in termini monetari quando è necessario perché valorizza il proprio lavoro.
Un adulto non dà più di quello che può dare, perché non può andare in crisi di risorse.
Un adulto non colpevolizza gli altri per la sua crisi di risorse, perché sa che è sua responsabilità fermarsi, avvisare, interrompere in qualche modo.

Un adulto è profondamente onesto con sé stesso e con gli altri, nello stesso tempo sa difendersi da una società che le persone oneste le rivolta come calzini.

Un adulto non tratta i suoi figli come soggetti da “educare” da raddrizzare, da punire.
I figli sono persone prima di tutto ed hanno una loro dignità. Hanno bisogno piuttosto di una persona su cui contare che si prenda le responsabilità che loro non sanno prendersi (per ovvie ragioni di esperienza e immaturità).

Un adulto accetta le crisi, pur nella loro dolorosità, e si mette in gioco per superarle.

Un adulto non ha paura del dolore, o meglio ne può avere paura ma accetta di affrontarlo, magari a piccole dosi, magari con i dovuti tempi.

Un adulto si vuole bene, o vuole imparare a farlo.

Un adulto anticipa ciò che non vuole che succeda, più che può, e per il resto, accetta la sua fallibilità o ciò che la vita gli riserva, perché sa che non può controllare tutto o prendersi la responsabilità di tutto.

Un adulto non si prende responsabilità che competono ad altri a meno che non si trovi di fronte ad un adulto che non ha sviluppato, allenato quelle responsabilità. 

Un adulto sa aspettare, sa attendere il momento giusto per fare le cose, e se per caso non riesce, sa fermarsi, sa tornare indietro, sa imparare dai suoi errori.

Un adulto sa fare spazio anche agli altri, sa accettare gli errori, sa aiutarli se cadono.

Un adulto sa che non può stare davvero bene, se c’è chi soffre  e invece potrebbe stare meglio. Certo sa anche che non potrà cambiare il mondo, ma accetta di fare la sua piccola parte per migliorarlo.

Un adulto accoglie la sofferenza altrui, se non può fare niente per risolverla accetta di stare accanto con rispetto e pazienza, perché ognuno deve viversi il suo lutto per le aspettative disattese della vita.

Un adulto pensa a sé stesso ma anche agli altri, e sulla bilancia cerca di far coincidere al massimo il beneficio per tutti.
E’ disposto a rinunciare a qualcosa se sa che più persone possibile ne possono trarre beneficio.

Un adulto sa che la soddisfazione personale non ha prezzo.

Un adulto sa che la meta è importante, ma anche il cammino ha la sua bellezza e forse a volte è molto più importante.

Un adulto sa che ognuno fa secondo le sue possibilità, ma ci tiene al fatto che sarebbe un dispiacere se ognuno non contribuisse al suo meglio, perciò favorisce anche il lavoro degli altri riducendo la sua attività se serve.

Un adulto sa che a volte può anche non essere indispensabile, può anche essere incapace, può anche non sapere cosa fare, se c’è un bambino nei paraggi. Un adulto sa che ogni bimbo vuole essere un valore per lui  e ci tiene ad aiutarlo.

Un adulto sa che quello che ognuno ha dentro è importante, parla di sé bisogna ascoltarlo e abbracciarlo.

Un adulto ama incondizionatamente i propri figli, ma l’amore verso il proprio partner sa che è un amore condizionato al rispetto e alla collaborazione.

Un adulto sa prendersi cura di se stesso, sa fare tutto ciò che serve, cibo, vestiti, e pulizia, e sa prendersi cura degli altri (bambini, non autosufficienti etc)

Un adulto è una persona consapevole del fatto che se qualcosa non glielo hanno insegnato o non c’è stata occasione, può sempre impararlo.
Un adulto sa che se un altro adulto non ha imparato, lo puo sempre fare con i dovuti tempi, anche se ha 100 anni. ; )

Per un adulto donare equivale a dire “posso farlo perché no?” Non fa progetti sull’avere cose in cambio, non recrimina o chiede il conto dicendo “ho fatto tanto per te”, perché non mette aspettative su quello che va a fare, quello che dona è perché non gli pesa donarlo semplicemente perché sa che l’esperienza che riceve lo appaga.
Un adulto deve badare al fatto che il suo donare non sia un peso troppo grande da sostenere per le persone che gli stanno accanto .
Purtroppo questo equilibrio è difficile anche per un adulto
Un adulto accetta che ci si prenda cura di lui, accetta di ricevere, perché pensa che gli altri stiano donando quello che a loro non pesa donare.


Un adulto capisce che il sentimento umano, le sensazioni, non sono frutto della volontà, perciò le accetta.
Non colpevolizza chi si sente attratto da un altro, chi sente fastidio, chi sente timore.

Un adulto non mira ad essere santo, quando le sue batterie sono scariche, si ferma per ricaricarsi.

continuate voi.....

Ecco.semplicemente, se qualcuno fa così, in quella particolare caratteristica, non è cresciuto, non c'è nulla di male o di colpevolizzante in questo, solo che si può sempre crescere, e bisogna accorgersene per evitare di spargere ancora veleno attorno a sé visto che il guscio attorno  non è più quello di un bambino..